Ernie del Canale Inguinale
Approccio al Paziente, Diagnosi e Modalità di Trattamento Chirurgico
INFORMAZIONI PER I PAZIENTI

Cos'è un'Ernia Inguinale ?
Si definisce come ernia inguinale, la fuoriuscita di un viscere dalla cavità addominale attraverso il canale inguinale, che mette in comunicazione la cavità addominale con lo scroto. Frequentemente si impegnano l’intestino tenue e l’omento, più raramente il colon o la vescica.
I soggetti di sesso maschile risultano colpiti con maggiore frequenza (9:1 M/F).

Sede di Insorgenza
Il canale inguinale si trova alcuni centimetri sopra la piega dell'inguine.
Solitamente interessa solo un lato (ernia monolaterale), meno frequentemente entrambi i lati (ernia bilaterale).
Si distingue dall'ernia femorale che invece nasce sotto la piega dell'inguine ed è tipica dei soggetti di sesso femminile.

Sintomatologia
Inizialmente la tumefazione appare evidente solo in caso di posizione eretta, durante gli sforzi fisici ed i colpi di tosse, per poi scomparire una volta distesi o aver esercitato una modesta pressione sulla zona.
Inizialmente il paziente può non avvertire sintomatologia (ernia asintomatica), ma più spesso può provare un fastidioso senso di peso, dolore/bruciore, che si accentua sotto i colpi di tosse, starnuti o dopo sforzi fisici intensi (ernia sintomatica).
Il suo progressivo aumento dimensionale oltre ad esercitare un imbarazzante effetto estetico, limita l’attività fisica quotidiana ed esercita effetti negativi sulla qualità di vita dei pazienti affetti.

Complicanze Frequenti
Nelle ernie di maggiori dimensioni, l’impegno di visceri nel sacco erniario può procurare disturbi alla canalizzazione intestinale di varia intensità, fino a sviluppare un quadro di occlusione intestinale, che richiede un trattamento chirurgico in urgenza.

Strozzamento Erniario
Consegue alla riduzione del flusso sanguigno a carico dei visceri erniati, per compressione dei vasi sanguigni tributari a livello della porta erniaria.
La sofferenza ischemica che consegue, richiede un trattamento chirurgico d'urgenza per evitare la necrosi e la perforazione intestinale, seguita da inondazione del cavo addominale con liquido enterico e successiva peritonite.

Sintomatologia Strozzamento Erniario
Clinicamente si presenta come una tumefazione inguinale dura e dolente , che si associa a nausea, vomito, distensione addominale e chiusura dell’intestino alle feci ed ai gas. Rappresenta una situazione di potenziale pericolo per il paziente, che richiede una diagnosi rapida ed un trattamento chirurgico d’urgenza.

Accertamenti Pre-Operatori
Nel corso della prima valutazione, saranno accertate le condizioni di salute del paziente, valutando il suo stato nutrizionale, la presenza di allergie e di patologie concomitanti, oltre all'assunzione di eventuali farmaci.
La diagnosi di ernia inguinale viene eseguita dopo visita specialistica.
L'indagine radiologica viene riservata ai casi di dubbio diagnostico, (soggetti obesi, assenza oggettiva di tumefazione o sospetto di recidiva).

Trattamento Conservativo
Il trattamento con mezzi contenitivi (cinto o mutanda elastica) appartiene ormai al passato, dal momento che non risolve assolutamente il problema.
Tuttavia può rappresentare una soluzione in soggetti fragili, le cui condizioni di salute (età avanzata, concomitanza di patologie gravi) potrebbero esporre il paziente ad un rischio operatorio insostenibile.

Trattamento Incisionale Protesico
L’intervento può esser eseguito in anestesia locale, loco-regionale o generale.
Le tecniche più attuali prevedono l'impianto di materiale protesico (rete in polipropilene o poliestere), che ha ridotto l'incidenza della recidiva (dal 30 al 2%).
La tecnica di Lichtenstein è considerata il Gold Standard, per la sua semplicità ed efficacia. Viene eseguita attraverso un’incisione di circa 4-5 cm, praticata poco sopra la radice della coscia. Aperto il canale inguinale e liberato il sacco erniario dagli elementi del funicolo spermatico, si procede alla sutura della porta erniaria. Successivamente, si posiziona la protesi, fissandola con sutura o colla alla parete posteriore del canale inguinale. Una volta controllata l'emostasi, si procede alla chiusura della ferita chirurgica, che verrà coperta da una medicazione sterile.

Trattamento Incisionale Anatomico
A differenza della riparazione protesica, la tecnica anatomica prevede la chiusura del difetto erniario avvicinando tra loro i tessuti, con punti di sutura. Ampiamente utilizzata nel passato, oggi rimane abbandonata per l’elevato indice di recidiva erniaria (20-30% a 10 anni) che per la prolungata convalescenza. Tuttavia trova indicazione nei soggetti giovani affetti da ernia, ma ancora in fase di crescita (< 20 aa), oppure in caso di contaminazione batterica del sito chirurgico, evitando così il grave rischio di un’infezione protesica.

Trattamento Laparoscopico
Il trattamento endo-laparoscopico viene eseguito attraverso 3 piccole incisioni di 1 cm di lunghezza, situate in sede ombelicale e su entrambi i fianchi del paziente, attraverso cui vengono inseriti micro-strumenti, i cui movimenti sono guidati da una telecamera. Dopo esser entrati nella cavità addominale, si accede alla parete posteriore del canale inguinale, incidendo il peritoneo parietale. Liberato il sacco erniario dagli elementi del funicolo, si procede all’impianto protesico chei può esser lasciato libera oppure fissato con colla o clips metalliche. Le fasi finali sono del tutto sovrapponibili a quelle riportate per la tecnica incisionale.

Decorso Post-Operatorio
Dopo la dimissione, i tempi di recupero sono di solito rapidi, con rapida ripresa delle normali funzioni fisiologiche e della deambulazione. La guida degli autoveicoli è consigliata dopo 4 gg , mentre per i mezzi a 2 ruote bisogna attendere almeno 7 gg. L'attività lavorativa di tipo intellettuale o sedentaria può esser ripresa dopo 7-10 gg, 15-20 gg per quella con maggior impegno fisico e 30-40 gg per quella più gravosa. Sforzi fisici intensi ed attività sportive possono esser ripresi dopo 40-60 gg dalla procedura.
- Service Information
30 minuti
Da 150 euroDa 150 €