Ernia Addominale Primaria
Approccio al Paziente, Diagnosi e Modalità di Trattamento Chirurgico
INFORMAZIONI PER I PAZIENTI

Cos'è un'Ernia Addominale ?
Il termine viene utilizzato per indicare la fuoriuscita di viscere dalla cavità addominale attraverso zone di debolezza anatomica della parete addominale.

Sede di Insorgenza
La sede più frequentemente interessata rimane la cicatrice ombelicale e la regione epigastrica (tra lo sterno e l'ombelico), ma possono insorgere anche in altre sedi come la linea semilunare o in sede lombare.

Sintomatologia
Spesso viene avvertito un fastidioso senso di peso o di dolore locale, che si accentua per aumento della pressione addominale (dopo sforzi fisici e colpi di tosse oppure nella fase post-pandiale o stipsi).
Il progressivo aumento dimensionale esercita un imbarazzante effetto estetico, limita l’attività fisica quotidiana, anche la più banale, con ripercussioni negative sulla qualità di vita dei pazienti.

Complicanze Frequenti
L’impegno di visceri nel sacco erniario può condurre a disturbi della canalizzazione intestinale, che può portare fino ad occlusione intestinale, che richiede un intervento in urgenza.
Talvolta, a livello ombelicale, si può apprezzare una sofferenza ischemica cutanea, associata ad arrossamento e meno frequentemente ulcerazione.

Strozzamento Erniario
Consegue alla riduzione del flusso sanguigno, fino alla sua scomparsa, per compressione dei vasi sanguigni nella sede della porta erniaria. La sofferenza ischemica dei visceri erniati, richiede un rapido trattamento chirurgico al fine di evitare la necrosi, seguita da perforazione ed inondazione del cavo peritoneale con liquido enterico e successiva peritonite acuta.

Sintomatologia Strozzamento Erniario
Clinicamente si presenta come una tumefazione dura e dolente che si associa a nausea, vomito, distensione addominale, chiusura dell’intestino alle feci ed ai gas. Rappresenta una situazione pericolosa per il paziente, che richiede una diagnosi rapida ed un trattamento chirurgico d’urgenza.

Accertamenti Pre-Operatori
Nel corso della prima valutazione, saranno accertate le condizioni di salute del paziente, valutando il suo stato nutrizionale, la presenza di allergie, di patologie concomitanti e l'assunzione di eventuali farmaci.
La radiologia (ecografia, TAC), fornisce preziose informazioni sulle dimensioni del difetto erniario e sulla natura del suo contenuto.

Trattamento Conservativo
Il trattamento con mezzi contenitivi (cinto o fascia elastica) appartiene ormai al passato.Tuttavia può rappresentare una soluzione percorribile in soggetti fragili, le cui condizioni di salute (età avanzata, concomitanza di patologie gravi) potrebbero esporre il paziente ad un rischio operatorio insostenibile.

Trattamento Chirurgico Incisionale_1
La scelta della procedura chirurgica e del tipo di anestesia dipende dalle caratteristiche del difetto erniario e di quelle del paziente.
In soggetti magri o normopeso, con ernie di piccole dimensioni (< 1 cm), l'intervento viene di solito eseguito in anestesia locale, attraverso una piccola incisione cutanea di 2-3 cm. Dopo aver isolato il sacco erniario dalle strutture che lo circondano e riposizionato in addome, si chiude il difetto erniario avvicinando tra loro i tessuti, applicando alcuni punti di sutura.
La ferita chirurgica viene poi suturata e protetta da una medicazione sterile.

Trattamento Chirurgico Incisionale_2
In soggetti magri o normopeso, con difetti erniari di medie dimensioni (2-3 cm), l'intervento viene di solito eseguito in anestesia locale o loco-regionale, attraverso una piccola incisione cutanea di pochi centimetri. In questi casi si ricorre all'impianto protesico, che può esser posizionato nel contesto della parete addominale, lontano dai visceri, oppure all'interno della cavità addominale stessa, a loro diretto contatto.
Per i difetti erniari di maggiori dimensioni o se coesiste una diastasi dei muscoli retti addominali, la tecnica di Rives-Stoppa rimane la soluzione ideale, dal momento che si ricostruisce la linea mediana e si posiziona la protesi nello spazio retro-muscolare. Ne deriva una migliore integrazione protesica, una riduzione delle complicanzioni post-operatorie e si restaura l'integrità anatomo-funzionale della parete addominale del paziente.

Trattamento Chirurgico Laparoscopico
Il trattamento laparoscopico viene riservato alla correzione dei difetti di maggior dimensione (>5 cm), nei soggetti obesi o in caso di recidiva dopo approccio incisionale. Si esegue attraverso 3 piccole incisioni (1 cm) sul fianco sinistro del paziente, utilizzando strumenti miniaturizzati, guidati da una telecamera.
Una volta liberato dalle aderenze, il contenuto erniario viene ridotto in cavità addominale e solo dopo aver controllato la integrità viscerale, si procede all’impianto del materiale protesico che dovrà sopravanzare il difetto erniario per almeno 5 cm, a diretto contatto con i visceri. La sua fissazione alla parete addominale viene effettuata attraverso sutura, clip metalliche o clip riassorbibili.

Decorso Post-Operatorio
Dopo la dimissione ospedaliera, i tempi di recupero sono proporzionali all’entità del difetto trattato. Più rapidi per quelli di piccole dimensioni ed in quelli eseguiti per via laparoscopica (7-10 gg per un’attività sedentaria, 15-20 gg per una più impegnativa), più prolungati per quelli di maggior entità (15-20 gg per un’attività sedentaria, 30-40 gg per una più impegnativa). Sforzi fisici intensi ed attività sportive possono esser ripresi dopo 40-60 gg dalla procedura.
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