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Riferimenti Anatomici e di Tecnica Chirurgica

ANATOMIA
DELLA PARETE ADDOMINALE

La parete addominale viene spesso erroneamente considerata un contenitore, ma in effetti esercita alcune importanti funzioni che la definiscono un organo a tutti gli effetti. Oltre a contenere e proteggere i visceri addominali, esercita un ruolo importante nei meccanismi respiratori (inspirazione ed espirazione), di evacuazione (urine e facci) e di espulsione del feto al termine della gravidanza, grazie all'azione del torciò addominale. E' obbligo da parte del chirurgo di tener sconto di queste funzioni e di ristabilire al termine della procedura chirurgica le normali funzioni fisiologiche e meccaniche, chiudendo in maniera adeguata l'accesso chirurgico o riparando l'eventuale difetto erniario con sutura o impianto protesico.

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Strutture Muscolari

La parete addominale viene distinta in un comparto mediale, formato dai 2 muscoli retti addominali, che lavorano in sinergia e sono uniti al centro dalla linea alba. Si inseriscono superiormente sull'arcata costale ed inferiormente sul pube. Il comparto laterale è costituito da 3 muscoli che si portano mediamente dalla regione dorsale al margine laterale dei muscoli retti addominali, fondendosi con essi (aponeurosi). Il comparto mediale e quello laterale lavorano in sinergia per svolgere le funzioni fisiologiche della parete addominale.

Difetti Erniari

Nelle ernie addominali primarie, il sacco erniario esce attraverso zone di debolezza rappresentate dalla cicatrice ombelicale, dalla linea alba sulla mediana (ernie epigastriche) o paramediane (margine laterale dei muscoli retti addominali, sotto la linea del Douglas, come l'ernia di Spigelio). 

Le ernie addominali post-incisionali o Laparoceli, insorgono in corrispondenza di una pregressa cicatrice chirurgica e sono più frequenti sulla linea mediana. L'apertura che si crea nello spessore muscolo-fasciale della parete addominale viene chiamata "porta erniaria" attraverso cui fuoriesce prima il peritoneo e poi i visceri addominali, spinti dalla pressione addominale e dalla forza di gravità.

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Contenuto Erniario

Il contenuto del sacco erniario può esser di diversa natura. Spesso si tratta dell'intestino tenue, talvolta il colon, più raramente lo stomaco o la vescica. Il contenuto di solito appare riducibile con una semplice manovra compressiva esercitata con delicatezza sopra il rigonfiamento ernirio.

Strozzamento Erniario

Talvolta,lansa intestinale contenuta nel sacco erniario può subire una rotazione sul suo asse maggiore, causando un restringimento del calibro dei vasi sanguigni che nutrono il tubo digerente. Ne deriva un grado variabile di ischemia, che spesso conduce a necrosi dei tessuti, perforazione viscerale ed inondazione del cavo addominale e del sacco erniario di liquido enterico, con conseguente peritonite.

Il quadro dello strozzamento erniario richiede una rapida diagnosi e trattamento se si vuole evitare di mettere a rischio la salute e la vita del paziente. 

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